Blutec, corteo lavoratori in attesa di un futuro
Termini Imerese. Circa 1.500 persone hanno partecipato a Termini Imerese alla manifestazione a sostegno dei lavoratori ex Fiat, organizzata dopo la vicenda giudiziaria che coinvolge i vertici Blutec, la società alla quale è stato affidato il rilancio industriale dell’area dopo la chiusura dello stabilimento avvenuta nel novembre 2011.
A fianco dei lavoratori, la maggior parte dei quali in cassa integrazione da circa 8 anni, sono scesi in piazza cittadini, studenti e venti sindaci del comprensorio termitano che hanno sfilato in corteo con i gonfaloni. Durante il comizio tenuto davanti al municipio di Termini Imerese, la segretaria nazionale della Fiom, Francesca Re David – presente insieme ai segretari di Fim e Uilm – ha annunciato che il 9 aprile è stato convocato un incontro al Mise per discutere della vertenza.
“Quello che continuiamo a ribadire è che i lavoratori di Termini Imerese vogliono il lavoro non certo forme di assistenzialismo, l’incontro del prossimo 9 aprile al Mise deve servire a dare certezze, qui ci sono le professionalità, la storia di un filone produttivo come quello dell’automotive, importante per tutto il Paese, si faccia di tutto per far rinascere la fabbrica e tutto il territorio”.
L’appello alla fine del corteo, che era partito da piazza Europa a Termini Imerese, lo ha lanciato da piazza Duomo durante i comizi il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano. Al suo fianco, con i migliaia di lavoratori in corteo, sindaci, rappresentanti della Chiesa, studenti, commercianti che hanno abbassato le saracinesche al passaggio dei manifestanti in segno di solidarietà, c’era tutta la Fim Cisl locale, guidata dal segretario generale Ludovico Guercio e dal segretario provinciale Antonio Nobile, la Cisl nazionale con il responsabile del Dipartimento Politiche Settore Industria Carlo Anelli e la Cisl Palermo Trapani con il segretario generale Leonardo La Piana e il responsabile di Termini Dino Cirivello. “Dietro ogni lavoratore che ha manifestato oggi non c’è solo una famiglia – hanno detto Uliano, Guercio e Nobile – c’è un intero territorio che attende risposte, troppe volte abbiamo assistito a sfilate di rappresentanti politici per gli incontri sulla vertenza che poi non hanno portato a soluzioni definitive, qui resta il dramma di vivere con una situazione di reddito ridotto e il dramma di un intero paese che non ce la fa più”.