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Chiusura discarica di Bellolampo : di chi è la colpa?

Scritto da Zabbaradio

Rischio chiusura discarica di Bellolampo : di chi è la colpa?

Palermo. Chiusa la discarica di Bellolampo, l’impianto in cui vengono conferiti i rifiuti della città di Palermo.
La sesta vasca è piena e per continuare a smaltire la spazzatura servirebbe una autorizzazione che consenta l’uso almeno temporaneo della discarica.
In queste ore si è assistito ad un rimpallo di competenze tra il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il presidente della Regione e commissario per l’emergenza rifiuti Nello Musumeci, perché le norme non chiarirebbero a chi spetta il sì per continuare a conferire.
La regione aveva promesso tempi rapidi per i lavori di ampliamento della vasca e della costruzione di una nuova che ancora restano al palo ma in serata sembra arrivare il via libera:tutto si è sbloccato in poche ore. Il servizio di raccolta dei rifiuti a Palermo non subirà interruzioni. Lo ha annunciato una nota del Comune, a poche ore dall’arrivo dell’ok alla valutazione di impatto ambientale per l’allargamento della sesta vasca di Bellolampo. “Abbiamo convocato il 5 novembre la conferenza dei servizi conclusiva per il rilascio del provvedimento unico autorizzativo regionale, con il quale si potranno avviare i lavori di ampliamento della sesta vasca di Bellolampo”, ha detto l’assessore al Territorio e ambiente, Toto Cordaro.

Palermo potrebbe, dunque vivere l’ennesima emergenza anche se l’altra notte i compattatori hanno regolarmente conferito nella discarica di Bellolampo. Dalla prossima notte, se non interviene la regione i compattatori rischiano di rimanere carichi fuori dall’impianto con la ricaduta a cascata sul servizio di raccolta in tutta la città.
Se Palermo dovesse andare in emergenza l’effetto domino non risparmierebbe nessuno. «La responsabilità va attribuita alla Regione, che è competente per tutti gli impianti presenti nell’Isola. Se così non fosse non avrebbe adottato, negli anni, ordinanze che autorizzavano decine di comuni della città metropolitana di Palermo a conferire tonnellate di immondizia a Bellolampo», dice il deputato regionale del M5S Giampiero Trizzino.

“Musumeci da otto mesi è anche commissario straordinario per l’emergenza rifiuti. Appena due giorni fa – aggiunge Trizzino – ha dichiarato che non intende chiedere la proroga dei poteri speciali, lo attendiamo al varco. Vedremo se sarà capace di gestire il caos, che rischia di trasformare Palermo in una discarica a cielo aperto. Finora registriamo solo confusione, slogan e annunci, come l’invio all’estero della spazzatura prodotta in Sicilia”.
Immediata la replica del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci: “Per stile istituzionale, non sono aduso a polemizzare con i rappresentanti istituzionali, ma, per favore, qualcuno spieghi al sindaco Orlando che le mie competenze commissariali per i rifiuti riguardano la settima vasca di Bellolampo, da realizzare. La sesta vasca, ormai colma, è di proprietà del Comune e quindi nella gestione della Rap. Essa riceve i rifiuti della Città di Palermo e dei Comuni del Palermitano. Pertanto, la competenza a evitare l’emergenza in atto è solo ed esclusivamente del sindaco del capoluogo, cui spetta il potere-dovere di emanare un’ordinanza che autorizzi, seppur per pochi giorni, l’utilizzo della medesima discarica”.
Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Sulla vicenda intervengono anche i sindacati i quali chiedono una soluzione immediata: “ribadiamo con fermezza che va definito entro oggi l’iter che permetterà alla Rap di continuare a conferire i rifiuti presso la discarica di Bellolampo.
Abbiamo già esortato 48 ore fa il comune e la Regione a trovare una soluzione ma continuiamo a registrare solo notizie negative”. Cosi i sindacati Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e Filas .
“È infatti, ingiustificato il rimbalzo di competenze tra il Comune di Palermo e la Regione anche perché nel giro di pochi giorni potremmo assistere a una indecoroso emergenza igienico-sanitaria in tutto il territorio di Palermo, perché già da domani, per ovvi motivi i cassonetti saranno stracolmi e i compattatori rimarranno carichi all’interno degli autoparchi della Rap senza avere la possibilità di essere svuotati”. “Esortiamo ancora una volta il Comune e la Regione a sedersi attorno a un tavolo di lavoro per trovare una soluzione immediata al problema, evitando il solito rimpallo di responsabilità, ricordando che di mezzo ci sono i cittadini palermitani, il decoro della città di Palermo, la tutela dell’ambiente e i lavoratori dalla Rap”.

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