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Disabili siciliani: nuovo passo indietro della Regione

Scritto da Zabbaradio

Palermo. Continua, senza una soluzione definitiva, l’iter della Regione Siciliana per dare assistenza ai disabili dell’Isola.
In arrivo nuove domande per il riconoscimento dell’ assegno di cura per persone con disabilità gravissima.
Annullato il precedente decreto del 23 ottobre e prorogato il termine per le nuove domande fino al 31 dicembre 2018.
Non ci sarà in questa nuova prima fase l’obbligo della presentazione dell’Isee considerato dalle associazioni dei disabili discriminante.
In alto mare le linee guida per i disabili gravi.
Ancora una volta un passo indietro della lenta e farraginosa burocrazia regionale impegnata a censire i disabili gravissimi in Sicilia per coprire economicamente le richieste dell’assegno di cura.
Dopo i tavoli tecnici e l’impegno costante dell’associazione Siamo Handicappati No Cretini sono stati modificati i termini per la presentazione delle nuove istanze per essere riconosciuti come persone con disabilità gravissima.
Fatte salve le domande già presentate i modelli e il decreto precedente
vengono annullati e si rimanda ad una ulteriore circolare dell’assessore regionale alla Salute, che dovrà finalmente riscrivere il modello e le metodologie di presentazione, di istruzione e di decorrenza, oltre al fatto che in questa fase non dovrà essere richiesto alcun modello Isee.

“Un rimedio, seppur tardivo, al vero caos amministrativo – scrivono in una nota le associazioni di disabili – contenuto nel decreto precedente.
“Abbiamo inoltrato nuovamente le nostre osservazioni all’assessorato – hanno aggiunto dall’associazione Siamo Handicappati No Cretini – affinchè vengano recepite le nostre osservazioni e si evitino certe follie amministrative”.
Sono ad oggi 10.760 i disabili gravissimi, destinatari di assegni che andranno da 1.200 a 1.500 euro mensili.
I disabili gravi invece potranno optare soltanto per i servizi territoriali. Da qui ancora numerose proteste dei familiari che vorrebbero anche loro accedere all’assegno avendo la libertà di scegliere da chi farsi curare.
Una serie di dubbi e incongruenze che bloccano un decreto importante per i disabili.
La speranza delle associazioni e che si arrivi presto ad una soluzione rapida e senza le tante disattenzioni e follie legislative inapplicabili.

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