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La catastrofe Pd, Teresa Piccione si ritira: in Sicilia primarie con un solo candidato

Scritto da Zabbaradio

La catastrofe Pd, Teresa Piccione si ritira: in Sicilia primarie con un solo candidato

Palermo. Le vicende regionali che in questi giorni hanno riguardato il Pd, ma anche quelle nazionali, evidenziano un partito allo sfascio.
Un partito che nelle ultime elezioni nazionali, malgrado l’evidente flop, ha preso il 22,85 % di preferenze e vuoi on non vuoi rappresenta – o meglio rappresentava – la terza forza politica che adesso rischia di disgregarsi.
Non ci sono le certezze per le primarie nazionali, non si fermano le dimissioni e i cambi di casacca e si continuano a perdere consensi.
Le vicende siciliane sono forse l’ esempio di un partito che rischia di non esistere più.
Non sono riusciti a mettersi d’accordo neanche per eleggere il nuovo segretario regionale.
Le primarie in Sicilia infatti, erano o restano fissate per il 16 dicembre, ma ora soltanto con un candidato e con numerosi circoli che forse non apriranno i propri seggi per far votare quei pochi simpatizzanti rimasti.
A correre per la poltrona di segretario regionale del Pd sarà soltanto il renziano Davide Faraone.
La sua ex avversaria Teresa Piccione area Zingaretti si è ritirata perché non in linea con le scelte della direzione nazionale che ha deciso di far partire i congressi provinciali dopo le primarie regionali del 16 dicembre.

Teresa Piccione

Il renziano Davide Faraone puntava al voto unico in un giorno solo per la scelta del segretario regionale e dei segretari provinciali. Teresa Piccione dell’area Zingaretti puntava invece a fare prima i congressi provinciali, poi quello regionale.
Da qui la scelta di ritirarsi dalla competizione. “Quelle di domenica, in Sicilia, saranno le primarie fondative del partito di Renzi – ha detto Teresa Piccione – e non le primarie del Partito Democratico. Per questa ragione ritiro la mia candidatura”.
Unico candidato, a questo punto, resta Davide Faraone sempre se non decida di rinviare il tutto. Il rischio è che con un solo candidato l’entusiasmo degli elettori, già al minimo storico, possa trasformarsi in una delusione massacrante.
“La maggioranza renziana – continua Piccione – ha impedito lo svolgimento dei congressi dei circoli e delle federazioni provinciali, mortificando il libero dibattito degli iscritti e degli elettori e la loro partecipazione.
Non intendo concorrere a false primarie senza regole, soprattutto dopo manifestazioni e segnali evidenti e inquietanti della partecipazione di uomini estranei al Partito democratico, che inquinerebbero irrimediabilmente il risultato elettorale del congresso”.

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