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Operai ex Fiat occupano Comune di Termini Imerese

Scritto da Zabbaradio

Operai ex Fiat occupano Comune di Termini Imerese

Termini Imerese. I lavoratori ex Fiat (oggi blutec) hanno occupato la sede storica del Comune.
Al termine dell’assemblea dinanzi i cancelli dello stabilimento, hanno deciso di attivare una nuova forma di protesta, affinché il governo nazionale e in particolare il ministro Di Maio, mantenga gli impegni presi nel corso della sua visita a Termini Imerese.
Firma Decreto Cassa Integrazione per il 2019, coinvolgimento di FCA al tavolo ministeriale sulla reindustrializzazione del sito siciliano.
I lavoratori per il mezzo dei loro rappresentanti sindacali comunicano che non intendono interrompere la protesta fino a quando non avranno ottenuto risposte concrete da Roma.
Il sindaco Francesco Giunta ha dichiarato che “gli operai sono disperati, credo non si sia mai arrivati così in basso. Che il Ministro prenda posizione”.
In un clima di grande preoccupazione gli operai della Blutec di Termini Imerese avevano indetto per la mattinata un sit-in davanti alla fabbrica ex Fiat.
La nuova protesta trae origine da notizie ufficiose sulla mancata proroga della cassa integrazione per il 2019.

Il provvedimento, promesso dal ministro Luigi Di Maio durante una visita a Termini Imerese, riguarda quasi mille lavoratori: 694 della Blutec e 300 dell’indotto.
Da Roma sono arrivate notizie poco rassicuranti. Gli ispettori del ministero del Lavoro si sarebbero trovati davanti a una stasi del piano di ripresa produttiva. Anche Invitalia aveva giudicato a suo tempo inattuabile il progetto dell’azienda e aveva chiesto la restituzione di 21 milioni di finanziamenti erogati.
“La situazione sta diventando esplosiva”, dice il sindaco di Termini Imerese Francesco Giunta che la settimana scorsa ha incontrato, con i sindacati, il presidente della Regione, Nello Musumeci, e il prefetto Antonella De Miro.

“Blutec deve rispettare gli impegni ufficiali presi con il Ministero – spiegano i portavoce M5S – il Mise è disponibile ad attivare tutte le iniziative tese a supportare il rilancio del sito e a tutela dei lavoratori e ad oggi permangono le condizioni per l’Accordo con Invitalia, purché Blutec provveda al pagamento dei 2,5 milioni di euro (acconto già dovuto per la sottoscrizione del primo Accordo con Invitalia).
Le risorse pubbliche degli ammortizzatori sociali vengano utilizzate per rilanciare le imprese o favorire la continuità produttiva e non come mero escamotage economico contabile da parte delle aziende.
In caso contrario questo territorio dovrà essere liberato da questa nube che ci ha condotto ad un ritardo atavico nello sviluppo del territorio.
Anche in quel caso – sottolineano Sunseri, Campagna e Russo – il Mise starà al fianco dei lavoratori”.

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