Ascolta l’intervista al presidente del Comitato Esistono i Diritti Gaetano D’Amico cliccando sul play della foto principale
Palermo si mobilita per salvare Radio Radicale
Palermo. Anche da Palermo sono numerosi gli appelli e le adesioni per salvare Radio Radicale che tra pochi giorni potrebbe vedersi tagliare definitivamente i finanziamenti sull’editoria che hanno permesso alla radio, creata da Marco Pannella nel 1976, di informare senza togliere mai la parola a nessuno.
A lanciare l’appello per i siciliani che amano Radio Radicale ci ha pensato il comitato Esistono i Diritti capitanato dallo storico radicale Gaetano D’Amico che in questi giorni ha incontrato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando il quale ha firmato l’appello affinchè sia salvata quella radio che non ha mai tolto il bavaglio a nessun politico o cittadino.

Sindaco Leoluca Orlando con il presidente del comitato esistono i diritti Gaetano DìAmico
“Questo incontro – ha commentato Orlando – è servito per confermare l’adesione dell’amministrazione comunale all’appello fatto da numerose personalità e promosso dal Comitato ‘Esistono i diritti’ a salvaguardia del futuro di Radio Radicale. Una radio che storicamente rappresenta in Italia una importante voce a difesa dei diritti e delle battaglie di libertà”.
Il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando proporrà ai capigruppo la discussione in aula della mozione, primo firmatario il consigliere Fabrizio Ferrandelli e numerosi esponenti politci e del giornalismo, a favore della sopravvivenza di Radio Radicale.
Nata dai soldi destinati al finanziamento dei partiti Radio Radicale da 40 anni trasmette in diretta le sedute del Parlamento e segue le attività di tutte le istituzioni, dalla Corte Costituzionale al Consiglio Superiore della Magistratura, i più grandi processi giudiziari e le più importanti attività culturali e sociali. Negli ultimi 20 anni questo è stato possibile grazie a una convenzione con lo Stato italiano.
Il Governo ha deciso che dal 21 maggio la convenzione non sarà rinnovata.
Mancano pochi giorni per convincere il Governo a rivedere la sua decisione.
Il diritto alla conoscenza è un diritto fondamentale affinché il cittadino possa farsi liberamente una opinione e non sia condizionato da una informazione distorta e di parte.
Firma anche tu la petizione per salvare Radio Radicale:
Salva Radio Radicale per garantire il diritto dei cittadini a conoscere per deliberare