Papa Francesco ai giovani siciliani: “sognate in grande”
Palermo. Migliaia di giovani hanno accolto Papa Francesco in Piazza Politeama gremita di fedeli e curiosi che attendevano il passaggio della Papa mobile per le vie della città. Una festa tanti sorrisi ed emozioni, hanno colorato questa giornata della visita di Bergoglio. Alcuni ragazzi hanno posto delle domande dal palco al santo Padre che ha risposto incantando tutti i presenti che per salutarlo lo hanno chiamato in coro “Ciccio”.
“Sono contento di incontrarvi al culmine di questa giornata stancante ma bella. Grazie palermitani. Dio crede in voi, più di quanto voi crediate in voi stessi. Dio vi ama più di quanto voi amiate. Lui vi aspetta. Fate gruppo, fatevi amici, fate camminate e incontri, fate Chiesa così, camminando. Il Vangelo è scuola di vita. Gesù ha detto: cercate e troverete. Ma dove cercare? Non sul telefonino, lì le chiamate del Signore non arrivano. Né in televisione: il Signore non possiede nessuna televisione. Né nello sballo, né davanti allo specchio, dove restando soli, rischiate di rimanere delusi da quello che siete. Quell’amarezza che ti porta alla tristezza, no… in cammino, sempre in cammino. Non cercate il Signore nella vostra stanzetta, pensando al passato. Dio parla nella relazione con gli altri”.
“Sognate in grande, perché nei grandi sogni troverete tante parole del Signore. Voi siete un popolo frutto dell’incontro tra popoli e culture. La fede si fonda sull’incontro. Dio vuole che ci salviamo insieme, non da soli. Che ci salviamo come popolo. Voi siete un popolo con una identità grande. E dovete essere aperti ai popoli che come in passato vengono da voi. Quel lavoro di accoglienza e di rispettare la dignità degli altri non sono buoni propositi di gente educata, ma i presupposti dell’essere cristiano. Chi non è solidale non è un cristiano. Dovete essere uomini e donne di incontro in un mondo di scontri”.
Alla fine dei saluti il Papa, in auto coperta, ha attraversato via libertà salutando migliaia di persone dietro le transenne dirigendosi verso l’aeroporto Falcone borsellino e chissà magari si sarà fermato lungo il percorso nella stele che ricorda la strage di Capaci.
Foto di Genny Ferro