Con il vicesegretario regionale del Pd Antonio Rubino abbiamo affrontato alcune tematiche riguardanti il partito in Sicilia: dal successo per le primarie, alla richiesta delle dimissioni del gruppo dirigente, dal caso Ruggirello, alle prossime elezioni europee.
Nella rubrica Kaos in onda su Zabbaradio abbiamo sentito Antonio Rubino vicesegretario del Pd in Sicilia il quale, dopo la soddisfazione sul risultato raggiunto con le primarie, ha voluto rispondere ai componenti dell’area Zingaretti in Sicilia che hanno chiesto le dimissioni del gruppo dirigente legato al segretario Davide Faraone. “E’ assolutamente fuori luogo pensare che questo gruppo dirigente debba dimettersi dopo il risultato delle primarie. Siamo stanchi di liti e polemiche che dovrebbero fare posto alla costruzione di un partito. Fin dal primo giorno ci siamo schierati contro le divisioni mi auguro che le polemiche finiscano presto”.
In merito alle prossime elezioni europee, Rubino sposa il contributo dell’ex ministro Calenda che, malgrado abbia cancellato la sua visita in Sicilia, vuole unire al Pd alcune liste compresa +Europa in vista delle prossime elezioni europee provando a ridimensionare i loghi dei partiti unendoli in un unico simbolo.
Sul caso Paolo Ruggirello, l’ex deputato Pd in arresto per associazione mafiosa, Antonio Rubino nell’essere garantista, conferma che da due anni Ruggirello non ha fatto più parte del Pd : “se le accuse di Ruggirello dovrebbero essere confermate comunque sarebbe stato messo fuori dal partito”.
Riguardo alle accuse di Giancarlo Cancelleri del M5s che ha invitato il Pd al commissariamento per mafia Rubino ritiene sia stata una grande offesa a cui risponderà con una querela.

Antonio Rubino