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Passante Ferroviario: l’accordo della Regione non convince gli operai
Palermo. Per la Regione Siciliana c’è l’accordo fra Rete ferroviaria italiana (la stazione appaltante) e la Sis (il consorzio di aziende che sta realizzando l’opera) per la conclusione dei lavori del raddoppio della linea ferroviaria da Palermo a Punta Raisi (Passante ferroviario) ma dai sindacati arriva subito una netta smentita. “Non ci risulta e soprattutto non è vero che i licenziamenti sono scongiurati”.
Intanto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci in una nota ribadisce ottimismo: “accordo raggiunto. L’intesa prevede – continua la nota della Regione Siciliana – che entro la fine del mese di giugno verrà completato il collegamento tra la stazione centrale e l’aeroporto ‘Falcone-Borsellino’ di Punta Raisi, per una piena operatività del servizio ad agosto. Sul resto dei lavori, relativi a opere civili, c’è un’intesa di massima che sarà oggetto di un’ulteriore trattativa”.
“Siamo soddisfatti – ha affermato il presidente della Regione, Nello Musumeci – del risultato raggiunto che consente, da un lato, l’entrata in funzione di un servizio essenziale per la città di Palermo e, dall’altro, evita il licenziamento del personale.
Rimane però il dubbio e la preoccupazione dei sindacati e dei lavoratori che rischiano ancora di essere licenziati. “Chiediamo un incontro con la Regione. L’azienda Sis – ha sottolineato Francesco Piastra segretario provinciale degli edili della Cgil – continua a ribadire la necessità di licenziare 100 lavoratori”.
“Il passante ferroviario resterà un’opera incompiuta”. Lo dichiarano Ignazio Baudo segretario provinciale Feneal Uil Palermo, Paolo D’Anca segretario generale aggiunto Filca Cisl Sicilia e Francesco Piastra segretario generale Fillea Cgil Palermo, che oggi hanno incontrato i lavoratori nel corso di un’assemblea straordinaria. “Attraverso gli organi di stampa abbiamo appreso che sarà completata una sola linea- aggiungono Baudo, D’Anca e Piastra – quindi oggi la certezza è che il passante ferroviario rimarrà un’incompiuta, l’ennesima in una realtà che a livello nazionale detiene il triste primato per le opere non completate. E in questo quadro già preoccupante resta irrisolto il tema dei livelli occupazionali, come noi denunciamo da giorni. Lunedì prossimo a partire dalle 9 saremo in corteo insieme agli operai del cantiere, per protestare contro queste decisioni lesive della dignità dei lavoratori e dannose per la mobilità cittadina. Il corteo si concluderà davanti al palazzo delle Ferrovie a Palermo”. Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil chiedono che il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, convochi subito un tavolo tecnico con le sigle sindacali per illustrare le ragioni tecniche sui lavori del passante ferroviario. “Il presidente Musumeci – affermano Baudo, D’Anca e Piastra – faccia il punto sul passante ferroviario e su tutte le altre opere pubbliche che oggi sono ferme al palo”. (laco)
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